Un rosti cotto come un gateau e un pò Bismarck per un S. Valentino un pò cuore e un pò stellina.

Quest’anno il S. Valentino del Presidente e mio sarà probabilmente un pochino sotto tono… non perchè l’atmosfera innamorata manchi, per carità no no, anzi… ma ultimamente il tempo è davvero tiranno e siamo letteralmente travolti da progetti importanti e bellissimi che però, per poter andare in porto, hanno bisogno di attenzioni, impegno, lavoro e tanto, tanto tempo da dedicare. Tra circa una settimana inizieremo a ristrutturare la nostra futura casa (e ogni volta che dico o penso a questa cosa il mio cervello punta dritto alla graaaaaande cucina che abbiamo progettato, va in loup e non schioda di li!) e, una volta usciti dal delirio di operai, mattonelle, telai, controtelai, colori, pale e picconi, potremo finalmente dedicarci con un pò più di tranquillità all’organizzazione del matrimonio che, per fortuna è già a buon punto. (Vestito a parte….ma si sa, il vestito mica è fondamentale in queste occasioni…). Il tutto ovviamente nel delirio del lavoro e degli impegni quotidiani.
Ebbene si, quest’anno il Presidente si è superato e per Natale, oltre a regalarmi un libro di cucina di Ramsey e il super libro della Forno Star che tanto desideravo, mi ha messa k.o. con la più romantica delle proposte 🙂
Con queste premesse, il sant’uomo meriterebbe un S. Valentino coi fiocchi, ma ieri sera, dopo essere rincasati di nuovo stanchissimi (stremati sarebbe la definizione migliore) ci siamo detti “magari festeggiamo per bene tra qualche giorno, quando avremo meno pensieri per la testa e magari saremo anche riusciti a dormire un pò” (il che la dice lunga su come siamo ridotti :)!!! )
Perciò oggi non vi proporrò nè un dolce romantico, nè un piatto afrodisiaco, ma dei rosti monoporzione facili facili improvvisati proprio col Presidente e che, nonostante l’improvvisazione, si sono rivelati davvero buoni.
Un tocco di frivolezza me lo sono concesso nella scelta delle terrine 😀
 
Ecco qui!
 

 

 
 
La stellina è la versione con l’aggiunta ovettosa voluta dal Presidente 🙂
 
Questi gli ingredienti:
 
– 4 patate medio piccole (2 a testa)
– 1 wurstel di pollo (senza glutine)
– 1/2 cipollotto
– 80 g circa di formaggio raclette
– olio evo
– sale e pepe q.b.
 
Lessate le patate, pelatele e schiacciatele per bene in modo che siano omogenee e salatele. Nel frattempo tagliate il wurstel a cubetti piccoli e fatelo rosolare in poco olio assieme al mezzo cipollotto tritato. Quando il tutto sarà ben colorito, togliete dal fuoco e unite le patate mescolate e poi unite il formaggio grattugiandolo grossolanamente. Mescolate di nuovo con cura in modo che sia tutto ben amalgamato. Io ho fatto tutto nella padella usata per rosolare il wurstel e il cipollotto, anche se tolta dal fuoco il calore rimasto ha iniziato a far sciogliere leggermente il formaggio rendendo il composto più omogeneo.
A questo punto dividete l’impasto in 2 porzioni (se avete delle padelline o terrine di grandezza media come le mie. Potete anche usare le normali cocotte di ceramica, in questo caso dovreste ottenerne più o meno 4.) 
Per il rosti a forma di cuore ho aggiunto un pòchino di formaggio sopra (per la crosticina) e ho cotto per 15 minuti in forno preriscaldato e statico a 180°, per poi passare al ventilato per altri 3,4 minuti alla fine.
per quello a forma di stella ho seguito lo stesso procedimento, ma non ho aggiunto il formaggio prima di infornare (doveva restare morbido) e non ho ventilato. Dopo i 15 minuti ho aggiunto l’uovo, spolverato col pepe e ho lasciato cuocere in forno statico per qualche altro minuto, finchè l’uovo non ha raggiunto la cottura desiderata dal Presidente (cotto, ma col tuorlo ancora morbido)
Se decidete di aggiungere l’uovo, per assicurarvi che rimanga al centro, prima di infornare schiacciate un pò l’impasto nel punto in cui volete che rimanga il tuorlo, formando una piccola conchetta. 
 
Moooooolto buoni! L’odore forte del formaggio raclette ha invaso tutta la casa, ma il Presidente voleva proprio quel formaggio e… come si fa a dirgli di no? 😀
 
Felice S. Valentino!!!!!Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Fusilloni alla “come se non ci fosse un domani!”

Una riccia come me poteva forse non partecipare ad un contest intitolato “Un fusillo per capello”?? Assolutamente no!! Perciò eccomi qui, con una ricetta che rappresenta un autentico peccato di gola, creata unendo ingredienti perfetti per gratificarsi in una giornata invernale. Una sola regola per gustarla come di deve: non pensate al domani! Dimenticatevi delle diete, delle calorie, dei grassi e pensate solo a godervi il sapore squisito di questa pasta lussuriosa! 🙂
Eccola qui!

 

 

La consistenza di questi fusilloni vi sorprenderà! Nessuna, ma proprio nessuna differenza con la pasta glutinosa. Il Presidente (che non essendo celiaco può ancora mangiare la pasta normale), l’ha divorata estasiato! Inoltre, meraviglia delle meraviglie, per farla scuocere dovrete veramente impegnarvi, perchè tiene benissimo la cottura. I tempi riportati nella convezione indicavano 8 minuti, io l’ho scolata dopo quasi 12  ed era ancora bella al dente come piace a me. Insomma, favolosa!
 

Questi gli ingredienti:

– 200 g di Fusilloni La Fabbrica della Pasta Senza Glutine di Gragnano
– 1 salsiccia di maiale
– 10 pomodori secchi sott’olio*
– 100 g (circa) di piselli (io ho usato quelli surgelati)*
– 120 ml (circa) di panna da cucina (io mi sono regolata a occhio e ho usato poco più di mezza confezione da 200 ml)
– un cipollotto
– peperoncino
– olio evo
– sale e pepe q.b.

*Come da prontuario o comunque rigorosamente senza glutine.

Cominciamo dalla salsa. Fate rosolate in poco olio evo il cipollotto pulito e tritato,  la salsiccia spellata e sbriciolata ed il peperoncino. Quando la carne avrà iniziato a prendere colore, unite i piselli e fate rosolare il tutto finchè ia salsiccia non sarà ben colorita e i piselli morbidi. Con l’aiuto di un piccolo mixer, tritate i pomodori secchi e aggiungeteli alle salsicce insieme alla panna. Mescolate per bene il tutto e regolate di sale e pepe. A seconda della panna che userete, la salsa potrà risultare più o meno densa. Se fosse troppo compatta, aggiungete un goccio di acqua di cottura della pasta fino a raggiungere una consistenza un pò più cremosa. Lessate, scolate la pasta e mantecatela per bene nella salsa a fuoco basso. Impiattate e …. godetevela dimenticando tutto il resto!! 😀
 

Con questa ricetta partecipo al Contest “Un Fusillo per Capello” di Celiaca per Amore.

Marcella Grazie per questa bellissima iniziativa e per averci fatto conoscere questa pasta strepitosa!

Zuppa di funghi misti…. mentre il lavoro mi travolge e si rompe tutto.

Dire che l’ultimo mese e mezzo è stato infernale è dire poco. Una media di 12 comode ore di lavoro ogni giorno sia per me che per il Presidente e una sequenza surreale di problemi, imprevisti e pasticci da far impallidire la Signora Sfiga in persona.
A dare il via alla rivoluzione tecnologica per la liberazione delle macchine dall’umano oppressore, è stato il mio pc di lavoro. Nel giro di tre giorni ho perso il conto delle schermate blu che mi ha carinamente rifilato mentre cercavo disperatamente di lavorare o almeno di salvare i dati il più spesso possibile (e poi c’è ancora chi mi dice che i pc sono meglio dei Mac… ma per favore!!!). Il Presidente, dall’alto della sua sapienza informatica, ha cercato di rianimarlo in tutti i modi, ma niente. Alla fine dopo 2 settimane di patimenti, arrabbiature bestiali e crisi isteriche come se piovessero, mi è toccato ricomprarlo. Olè!
Qualche giorno dopo essere stata tradita dal pc, è stato il turno della macchina. Ok. Ho un macinino. Daccordo. Ma il macinino doveva proprio decidere di mollarmi quando ero in ritardo per una riunione importante, fuori pioveva a dirotto ed in una zona del cavolo?? Per fortuna sono riuscita comunque a tornare a casa e per fortuna il meccanico l’ha rimessa in sesto, ma per quasi una settimana niente macinino. Ollè!!
Subito dopo è toccato alla caldaia, che ha deciso di funzionare in maniera del tutto randomica. Vuoi l’acqua calda? Prova ad aprire il rubinetto e vedi che succede: se mi gira bene mi accendo, altrimenti…no! Così, semplicemente. Acqua calda a sorpresa. Una caldaia con un gran senso dell’umorismo. Olllèè!!!
Mica penserete che sia finita qui…no no, c’è stata anche l’aspirapolvere. Cinque anni di onorato servizio e poi …paff… morta. Defunta. Spirata nel bel mezzo dell’utilizzo. Povera piccola, quante soddisfazioni ci aveva dato…..Ollllèèèèè!!!!!
In questo clima di festosa collaborazione tra uomo e macchina, nei miei rari momenti liberi cercavo comunque di cucinare (cosa che normalmente riesce a rilassarmi anche dopo la peggiore delle giornate), ma…. niente, il caos tecnologico sembrava aver contagiato anche la mia cucina. Perciò la torta al cioccolato, cannella e caffè non ne ha voluto sapere di lievitare (per 2 volte…ma non mi arrendo), il delizioso rosti con prosciutto cipollotti e gruyèr si è incollato alla padella (nessuna speranza di poter scattare uno straccio di fotografia presentabile, anche se era delizioso) e la ricetta del polpettone ripieno trovata su internet si è rivelata assolutamente sublime, peccato però che il polpettone in questione  si sia aperto durante la cottura. Daccordo era buonissimo, ma voi avreste postato le foto di un polpettone che somigliava ad una gigantesca vongola??!!
Va bene che è un blog amatoriale, ma un minimo di dignità bisogna pur preservarla.
In tutto questo caos, con l’arrivo del primo freddino è arrivata anche la voglia di zuppe calde. Normalmente le zuppe hanno bisogno di tempo per cuocere e non si prestano ad essere preparate all’ultimo momento quando arrivi a casa alle 9 di sera, ma questo esperimento si è rivelato gustoso, saporito e anche veloce! Perciò, un disastro via l’altro, eccovi la mia zuppetta di funghi facile facile 🙂
 

Questi gli ingredienti per 2 persone:

– 2 costine di sedano piccole
– 250 g di funghi misti freschi
– 1 cipollotto
– olio evo
– vino bianco (1/2 bicchiere)
– brodo (1 tazza e 1/2)
– 1 peperoncino fresco
– 2 cucchiai di farina Mix It!
– sale q.b.
– pepe q.b.

Tritate il cipollotto ed il sedano e metteteli a rosolare nell’olio evo. Aggiungete i funghi (puliti e tagliati a pezzetti). Quando saranno un pò appassiti sfumateli col vino bianco e dopo un paio di minuti aggiungete il brodo ( io ho aggiunto una tazza e 1/2 di acqua e poi un paio di cucchiaini di Dialbrodo 😉 ). Unite il peperoncino tritato, sale e pape. Quando la zuppa sarà ben insaporita aggiungete la farina e mescolate bene. La farina servirà a rendere appena più densa la zuppa. Servite con una spolveratina di pepe e foglioline di sedano tritate. E’ buonissima e davvero confortevole quando fa freddo 😀