Ebbene si, a scrivere non è più una “signorina”, bensì una “signora”, finalmente First Lady di nome e di fatto!!! 😀 Cin cin!!!
La lunga pausa dal mio piccolo e adorato blog ha avuto effettivamente una valida motivazione. In realtà più di una, un matrimonio, una ristrutturazione di casa sbagliata, una ditta cacciata e sostituita, un trasloco rimandato a data da definirsi, un lavoro che mi ha fagocitata, un carico di stress notevole, ma anche un viaggio di nozze incantevole e finalmente una meritata pausa da tutto e da tutti per me ed il mio adorato Presidente…. mio marito!!
Il matrimonio è stata un’esperienza che fatico persino a descrivere… chi dice che sia il giorno più bello nella vita di una donna, non mente. Di sicuro lo è nella vita di una donna molto, ma molto innamorata 😉 Una giornata incredibile e bellissima in cui abbiamo potuto avere intorno a noi tutte le persone che amiamo di più…. (sospirone sognante….)
Il viaggio di nozze è stato altrettanto emozionante (nei prossimi post vi segnalerò alcuni posticini assolutamente imperdibili per un celiaco…e per il/la consorte!), ma ha lasciato anche qualche regalino indesiderato, che la bilancia ci ha immediatamente ed impietosamente rinfacciato!
Per qualche settimana abbiamo quindi deciso di fare un pochino di attenzione e di non eccedere nelle gioie del cibo.
Perciò ecco a voi il mio primo esperimento di dolcetto da colazione “leggerino”…. per quanto possa esserlo un dolce 😀 Muffin alle mandorle, senza latte, senza, uova e senza burro, che oltre ad essere comunque un pò meno calorico dei normali dolci, è anche adatto alle persone intolleranti al lattosio ed alle proteine del latte.
Questi gli ingredienti:
– 250 g di mix per impasti lievitati di Felix e Cappera
– 50 g di farina di mandorle Lo Conte (certificata senza glutine)
– 150 g di zucchero semolato
– 130 g di olio di semi di girasole
– il succo di un’arancia (i miei erano circa 70 g) e la scorza grattata
– 100-110 g di acqua (io mi sono regolata un pochino ad occhio in base alla consistenza dell’impasto che non deve essere troppo denso)
– 1 bustina di vanillina*
– 1 bustina di lievito per dolci*
– mandorle a lamelle q.b.*
*controllate che siano ingredienti sicuri e senza glutine.
Il procedimento è ridicolmente banale: mettete tutti gli ingredienti tranne il lievito nella planetaria e amalgamateli per bene! 😀 Aggiungete il lievito per ultimo e mescolate ancora un pò. Sistemate i pirottini nella teglia da muffins (a me ne sono venuti 9 con queste dosi), e riempiteli poco più della metà. Spolverate con le mandorle a lamelle ed infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz’ora. Controllate la cottura con uno stecchino prima di sfornare.
Sono profumatissimi e leggerissimi! Il Presidente neo marito ha molto gradito, spero piacciano anche a voi! 😀
Felice Halloween a tutti!!!!
Con questa ricetta partecipo (di nuovo finalmente!) al Gluten Free (Fri)Day!
Preso atto del fatto che i miei tentativi di bi-tri-locarmi sono miseramente falliti (e si che ho provato a concentrarmi fortisssssimamente, ma niente, nada, nisba, alla fine ero sempre li sola soletta con la mia mole di cose da fare e col Presidente che mi guardava seriamente perplesso tentando di capire cosa caspita stessi cercando di fare…), ho deciso che l’unica via è quella dell’ottimizzazione del tempo. Visto che il bastardello ogni volta sfugge, scappa e si dissolve in men che non si dica lasciandomi sempre in un discreto mare di casini, devo prenderlo in contropiede e fargli capire che, se non posso bilocarmi, posso almeno provare ad essere veloce! Perciò largo alle ricette veloci, alle preparazioni rapide e ai piatti super espressi, preservando però, si badi bene, il gusto e la qualità.
Dopo la consueta e ormai immancabile invocazione, S. Google mi ha condotta ad un blog davvero bello e tutto dedicato ai dolci che si chiama “Ho voglia di dolce“. Le ricette riportate non sono senza glutine, ma sono davvero invitanti e si può provare a convertirle, sperimentando e pasticciando un pò. Insomma, una bella fonte di ispirazione 🙂
Nella mia ricerca di un dolcetto adatto alla colazione e che fosse velocissimo da preparare, mi sono imbattuta in questa ricetta ultrarapida e ho deciso di provarla sostituendo gli elementi glutinosi. Di solito le ricette per le torte come questa hanno bisogno di un’aggiustatina nelle dosi, soprattutto dei liquidi, altrimenti è facile ottenere dei dolci un pò asciutti, ma stavolta la semplice conversione ha dato risultati davvero ottimi!
– 60 g di cacao amaro* (io ho usato quello Perugina)
– 180 g di zucchero semolato
– 2 uova
– 100 ml di olio di semi di girasole
– 230 ml di latte (secondo la ricetta originale potevano essere sufficienti 200 ml, ma trattandosi di farine senza glutine ho preferito abbondare)
– 1 bustina di lievito per dolci* (io sto smaltendo le riserve di quello a marchio Simply)
– 1 bustina di vanillina* (per me sempre Simply)
– zucchero a velo* (io ho usato il Pedon)
(*) Scegliete sempre prodotti sicuri e senza glutine
Il procedimento è veramente velocissimo! Ho messo nella ciotola della planetaria le uova, tutti i liquidi, la vanillina e ho mescolato un pò. Poi ho aggiunto tutti gli altri ingredienti (tutti insieme) e lasciato andare la planetaria giusto il tempo di amalgamare il tutto. Ci vogliono davvero solo 5 minuti e l’impasto è pronto.
Versatelo in una teglia (io ne ho usato una da 22 cm di diametro, ed infornate in forno preriscaldato e statico a 180°. Alla prova stecchino, la mia torta era cotta dopo circa 40 minuti. fatela raffreddare e spolveratela con lo zucchero a velo.
E’ veramente ottima! La consistenza è soffice e per niente asciutta. In soli 5 minuti sono riuscita ad avere il mio dolcetto per la colazione e il Presidente ha gradito molto! 🙂
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!
Io e le fotografie per il momento non andiamo molto d’accordo. O meglio, immagino che con una macchina fotografica mediamente buona, qualche saggio consiglio del mio altrettanto saggio papà che di fotografia ne capisce parecchio e un pò di sana pratica, potrei riuscire ad avere delle fotografie passabili….si insomma…diciamo almeno presentabili ( spero…!)
Il punto è che attualmente non mi sono ancora decisa a regalarmi una macchina fotografica degna di essere definita tale. Inoltre non mi spiego dove trovino il tempo di fare certe fotografie meravigliose le altre foodblogger, le quali, dopo aver immaginato e preparato piatti assolutamente deliziosi, riescono anche a curarne la presentazione in modo così perfetto da creare dei piccoli capolavori fotografici.
Io normalmente, dopo aver cucinato uno dei miei pasticci, devo cercare di fotografarlo alla velocità della luce prima che:
A) il cibo si raffreddi e diventi un pezzo di ghiaccio.
B) Palla di Pelo decida di assaggiarlo mentre io guardo nell’obiettivo.
C) il Presidente mi vada in depressione da fame, visto che arriviamo all’ora dei pasti affamati come lupi in tempo di carestia.
Mi pare evidente che non siano le condizioni ideali per scattare delle foto artistiche….o carine… o passabili… diciamo che normalmente si capisce qual è l’oggetto dello scatto, ma nulla di più!
Insomma, fino a quando non riuscirò ad entrare seriamente nel mondo della fotografia, dovrete tollerare le mie immagini inguardabili e confidare che il sapore dei miei pasticci sia decisamente migliore di quello delle fotografie nelle quali sono ritratti!
Detto questo, eccovi un’assaggio dei miei orrori fotografici! A mia discolpa posso dire che quando ho scattato le foto, avevamo ospiti a cena e stavano aspettando tutti me per il dolce 😀
Questi gli ingredienti per 6 persone:
Per la panna cotta
– 500 ml di panna fresca
– 115 g di zucchero a velo
– una bustina di vanillina*
– 7 g di colla di pesce*
– 40 g di rum
– 100 ml di succo di pera*
Per le pere caramellate
– 1 pera media
– Rum quanto basta per sciogliere bene lo zucchero
– 2 cucchiai di zucchero semolato
– 2 cucchiai di zucchero di canna (ma potete metterne di più se volete una caramellatura più dolce o densa)
– cannella in polvere q.b.
Mettete a mollo la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti. Nel frattempo unite in un pentolino la panna, lo zucchero, la vanillina ed il succo di pera scaldate senza che si arrivi mai a bollore. Aggiungete il rum dopo qualche minuto, mescolate bene e finite di scaldare il tutto. Quando la panna sarà ben calda e la colla di pesce perfettamente ammorbidita, strizzatela e scioglietela nella panna mescolando accuratamente. Trasferite il composto negli stampini o (come nel mio caso) nei bicchieri che preferite e mettereli in frigo per almeno 4 ore. Se non dovesse compattarsi abbastanza in questo tempo, potete trasferire gli stampini nel congelatore per una mezz’oretta e la panna cotta di compatterà all’istante.
Le pere caramellate invece le ho preparate sul momento, appena prima di servire il dolce.
Tagliate le pere a fettine piccole e mettele in una padellina con lo zucchero ed il rum. La quantità di rum dipende da voi e dal vostro gusto, deve comunque essere sufficiente a far sciogliere bene lo zucchero e ad ammorbidire le fettine di pera. Mescolate sciogliendo bene lo zucchero, spolverate con la cannella e fate cuocere solo qualche minuto, finchè non avrete ottenuto una salsina abbastanza liquida, dolce e profumata.
Disponete le pere calde e la salsina sulla panna e servite.
Buoooooooooonissima! 😛
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!
L’anno scorso per il mio compleanno ho ricevuto un regalo fantatico: un buono da spendere nel più fornito negozio di articoli per la cucina che io abbia mai visto!!! Una volta entrata ci sono rimasta per circa 2 ore, saltellando tra stampi per dolci, utensili di ogni tipologia e foggia, teglie, vaporiere, pentole e padelle di ogni tipo. Il tutto ovviamente sotto l’amorevole sguardo del Presidente che continuava a rassicurare i commessi che no, non ero matta e si, era la prima volta che mettevo piede in quel negozio e si, contrariamente a quanto poteva desumersi dai miei gridolini entusiastici ero maggiorenne. Non so se gli hanno creduto oppure no, ma visto che alla fine del giro nella Disneyland culinaria avevo speso decisamente di più di quanto previsto dal mio buono compleannoso, sono stati tutti moooolto gentili!
Nel mio bottino di guerra, (oltre ad un gratta scorzette ultra professionale che fa anche riccioli sottilissimi di qualunque cosa e che farebbe invidia persino a Ramsey in persona) c’era anche un fichissimo caramellizzatore corredato da due deliziose cocottine a forma di cuore. Il tutto ovviamente di un bel rosso sgargiante. Capirete bene che non potevo non comprarlo. Lo spirito della creme brulee mi avrebbe perseguitata a vita sentendosi tradito e abbandonato. Non sia mai.
Perciò eccomi qui con la mia prima crema catalana casalinga e caramellata 🙂
La ricetta di base è quella classica della crema catalana, ma ho apportato qualche modifica per aromatizzarla a gusto del Presidente (grande amante degli agrumi) che, visto il raffreddore bestiale che si è beccato, aveva decisamente bisogno di una coccola.
Questi gli ingredienti:
– 450 ml di latte (se usate un latte senza lattosio o addirittura di soya avrete una crema adatta anche agli intolleranti al lattosio o alle proteine del latte vaccino)
– 25 g di rum
– il succo di 3 mandarini clementini
– 100 g di zucchero
– 4 tuorli
– 25 g di amido di mais
– la scorza di mezzo limone
– cannella in polvere
– zucchero di canna q.b.
Sciogliete l’amido di mais in poco latte e versate il resto in un tegame assieme alla buccia di limone grattugiata (con il sofisticatissimo gratta scorzette!), a metà dello zucchero, alla cannella ed al succo dei mandarini (per la dose della cannella regolatevi a vostro gusto, va bene sia un pizzico, sia una generosa spolverata). Scaldate il tutto e, prima che sia arrivato ad ebollizione, aggiungete il rum mescolando bene. Portate a bollore e togliete il tegame dal fuoco. Lavorate a parte i tuorli con l’altra metà dello zucchero (basta una frustina non c’è bisogno di usare la planetaria), aggiungete il latte con l’amido di mais sciolto e mescolate bene. A questo punto rimettete il tegame con il latte aromatizzato sul fuoco e aggiungete il composto di uova. Mescolate per bene finchè la crema non si sarà addensata. Otterrete una crema più leggera e più morbida rispetto alla consistenza della normale crema pasticcera. Toglietela dal fuoco e versatela nelle cocottine (io ho ottenuto 3 coccottine rotonde e 2 a forma di cuore, all’incirca della stessa grandezza). Lasciate riposare la crema in frigo per 1 o 2 ore (io l’ho lasciata tutta la notte), poi cospargetela di zucchero di canna e caramellate il tutto con l’aiuto di un caramellizzatore.
Per ottenere una crosticina croccante al punto giusto dovrete prendere un pò di dimestichezza con la fiamma del caramellizzatore e con la sua intensità, ma e una cosa abbastanza semplice e anche divertente.
La prima prova l’ho fatta sulle cocottine a forma di cuore….
… e la mia crema effettivamente era un pò pallidina. Il secondo tentativo che vedere nella foto in alto invece è andato decisamente meglio 🙂
La crema è davvero deliziosa e particolare. Mandarino rum e cannella si sposano benissimo. Il Presidente ve la consiglia!! 😀
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!
Questa torta è stata un’avventura. Non ho molta esperienza con i dolci e non avevo mai preparato una torta ricoperta di cioccolata. Effettivamente non avevo mai preparato una torta ricoperta in generale….ma la necessità fa virtù e questa torta era una questione personale. Una sfida che non potevo, ma proprio non potevo perdere! 🙂
A lanciare la sfida è stato “Carletto”, un mio carissimo amico. Non un amico qualunque, ma il primo dei miei amici a scoprirsi celiaco e, successivamente, il primo a mettermi la pulce nell’orecchio riguardo al glutine. Il fatto che sia una persona adorabile e che io gli voglia un gran bene completa il quadro 😉
Il Carletto in questione è per metà siciliano (e in Sicilia i dolci sono decisamente pregni di significato!!!) e per mesi mi ha raccontato meraviglie di questo sublime trionfo di cioccolato, il cui gusto straordinario era paragonabile soltanto al tempo necessario per digerirne una fetta.
“E’ una cosa indescrivibile!” mi diceva…. “Wow!” pensavo io….
“Se ami il cioccolato è la torta dei sogni!” mi diceva…. “Accidenti, andrebbe proprio assaggiata” pensavo io….
“E’ la goduria fatta torta!” mi diceva…. “Cribbio, ho l’acquolina in bocca!” pensavo io….
“E’ una di quelle cose che mi fa davvero pesare il fatto di essere celiaco, perchè non la potrò più mangiare….”
Eh no! Alt! Questo no, non lo accetto proprio! E’ una torta santo cielo, per quanto complicata un modo per rifarla senza glutine ci sarà. Potrà essere un dolce impegnativo (per una pasticcera poco esperta come me), ma che non si dica che un celiaco non può mangiare la sua torta preferita, qualunque essa sia!
Detto questo il dado era tratto e la sfida lanciata. Ed io (che sono una nota rosicona per queste cose), l’ho prontamente raccolta. Il Carletto avrebbe avuto la sua torta Savoia. Così sia scritto e così sia fatto. Tiè!
Una volta scovata la ricetta della versione glutinosa su San Google, armata di grembiule, planetaria teglia e palettine di ogni dimensione, mi sono messa a lavoro.
Il risultato lo vedete qui sotto.
La copertura non è perfetta (non avevo idea che, una volta sciolto, il cioccolato rapprendesse nuovamente così in fretta!), ma vi assicuro che il sapore è eccezionale e che Carletto non aveva esagerato nemmeno un pò nel descrivermela!
Questo l’interno
Questi gli ingredienti:
– 6 uova – 100 gr di Mix per dolci lievitati di Felix e Cappera – 60 gr di amido di mais – 200 gr di zucchero – un cucchiaino di miele – un pizzico di sale per montare gli albumi – 150 gr di cioccolato al latte (io ho usato quello Simply senza glutine) – 500 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao (sempre marca Simply senza glutine) – 100 gr di crema di Nutella (la ricetta originale prevedeva la crema di nocciole fatta a mano, ma non avendo tutti gli strumenti per realizzarla, mi sono concessa la licenza di sostituirla con la Nutella) – zucchero a velo (attenzione alle contaminazioni, io ho usato quello Pedon col marchio spiga barrata) – 60 gr di acqua – 40 gr di rhum bianco
– 30 g di cioccolato bianco per la decorazione (sempre senza glutine)
Qui trovate la ricetta originale glutinosa che ho seguito. Copio di seguito le istruzioni con qualche piccola integrazione.
“Accendete il forno a 160°.
Montate a neve fermissima gli albumi e mettendoli poi in frigo. Montate i tuorli con lo zucchero, incorporatevi un cucchiaino di miele pian piano incorporate 90 gr. di farina e 60 gr. di amido, quando avrete ottenuto un composto ben omogeneo allora aggiungete anche gli albumi montati a neve ed incorporateli sempre ottenendo un composto omogeneo. Ora prendete un foglio di carta forno e dovete creare un cerchio con il composto che abbia uno spessore di circa 3 millimetri per fare ciò servitevi di un mestolo per prendere parte del composto, quindi versatelo sulla carta forno ed aiutandovi con spatola di legno create il cerchio, ora infornate.Il disco deve cuocere 5-6 minuti circa, nel frattempo che cuoce, preparate un altro disco su altro foglio di carta da forno, dovete alla fine ottenere 6 dischi, potete anche cuocerne due per volta.”
Per disegnare i cerchi ho usato una teglia da 24 cm di diametro ed ho ottenuto 5 cerchi, non 6 come la ricetta originale.
“Ora dovete aspettare che raffreddino, dunque aspettate almeno 40 minuti,nel frattempo prepariamo la bagna, quindi sciogliete 30 gr di zucchero in 60 gr di acqua e aggiungete 30 gr di rhum bianco, mescolate bene il tutto, quindi anche la bagna al rhum è pronta.”
Io ho preparato i dischi la mattina ed assemblato la torta nel pomeriggio, per essere sicura che non fossero ancora caldi e fragili.
“Prepariamo adesso il cioccolato per la farcia, quindi sciogliete a bagnomaria 150 gr di cioccolato al latte, 200 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao, 100 gr di crema di nocciole e 15 gr di zucchero a velo.”
Io ho sostituito la crema di nocciole con la Nutella. Non ho avuto problemi.
“Ora si può cominciare a creare la nostra torta savoia, quindi prendete il primo disco e prendete 1/6 della farcia al cioccolato e distribuitela sull’ intero disco…”
Nel mio caso soltanto 1/5 della crema, perchè ho ottenuto 5 dischi e non 6.
“…ora adagiate sopra il secondo disco, bagnatelo con la bagna al rhum bianco e farcite anch’esso con la farcia al cioccolato, seguitate in questo modo fino alla fine della farcia e arrivando a rimanere con un solo disco, quest’ ultimo non andrà bagnato con la bagna, deve rimanere asciutto, quindi adagiatelo sopra completando in questo modo la torta, a questo punto regolarizzate i bordi della torta e l’ intera ”struttura” in modo tale che abbia una forma perfettamente rotonda, a questo punto mettete in frigo.”
Per “regolarizzare” il bordo della torta, ho usato un coltello sottile e affilato. Gli ultimi colpi di coltello li ho dati anche dopo aver tolto la torta dal frigorifero. (con l’impasto compattato è stato più facile correggere le imperfezioni)
“Prepariamo ora la copertura al cioccolato, quindi fate sciogliere a bagnomaria 300 gr di cioccolato fondente, quindi aspettate un poco che il cioccolato raffreddi un pochino, quindi non rimane che coprire la torta, quindi aiutandovi con una spatola ricoprite la torta integralmente (tranne la base naturalmente), quindi lasciate sgocciolare il cioccolato in eccesso, se poi volete essere proprio professionali allora create anche la scritta savoia con un beccuccio inercando il cioccolato, la torta andrà ora in frigo per non meno di 5 ore, consiglio comunque di consumare dopo almeno 12 ore, la torta Savoia è pronta!!!!”
In questa fase ho avuto qualche problemino. A meno di non usare una dose doppia di cioccolato per farlo “colare” sulla torta lasciando sgocciolare via quello in eccesso, si deve ricoprire la torta a mano con l’aiuto di una spatola apposita. Io ho iniziato ricoprendo la superficie della torta e poi sono passata al bordo, ma una volta finito, la superficie della torta, soprattutto sul bordo esterno, non era più regolare e non potevo più lavorarla con la spatola perchè il cioccolato aveva iniziato a rapprendersi. Ho dovuto sciogliere un’altro pezzetto di cioccolato fondente e ricoprire di nuovo la superficie della torta, ma il risultato non è stato perfetto. Perciò, se non siete pratiche (e veloci nella copertura), vi consiglio di cominciare dai bordo circolare e poi fare per bene la superficie.
Per la decorazione, ho sciolto al microonde il cioccolato bianco (altro che bagnomaria, col microonde ci vuole un attimo! 😉 ), l’ho versato nella siringa per decorazioni e ho realizzato il bordo e la scritta.
Non vi aspettate una torta classica e morbida, quello che otterrete sarà una sorta di waferone gigante, goloso e lussurioso, in cui gli strati leggermente croccanti di cioccolata si sposano a meraviglia con quelli sottili di pan di spagna. Carletto aveva ragione: è un’autentica goduria! Ne ha divorate 2 fettone (solo un siciliano può riuscirci!!!) e la sua espressione deliziata è stata una vera gioia!!
Sfida vinta e celiaco contento, è proprio il caso di dirlo!
Solo un consiglio: cucinatela in inverno, è una bomba calorica non indifferente. Noi l’abbiamo assaggiata a fine luglio, in occasione del compleanno del Carletto. E’ un miracolo se siamo tutti ancora vivi….. 😀
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