Cake salato con pomodori secchi, prosciutto cotto ed erbette…. e una palla di pelo che imperversa!

Palla di Pelo cresce. Cresce bene. Cresce in fretta. Ormai ha le fattezze di una giovane miciotta fatta ed è stata persino sterilizzata, cosa che, secondo quanto spiegato dal veterinario, avrebbe dovuto farla calmare un pochino. Sono assolutamente convinta della competenza e professionalità del veterinario in questione, ma detto francamente, Palla di Pelo non si è calmata neanche un pò. I suoi passatempi preferiti sono gli agguati, il salire e scendere da tutti i pensili più alti della cucina e della casa (ovviamente usando me e il Presidente come comode scalette umane…) e da qualche giorno l’acqua del lavabo della cucina. Ha sempre avuto una predilezione per i rubinetti ed i lavabi in generale, ma quello della cucina è diventata la sua passione. Aprire l’acqua senza che lei si materializzi sul piano della cucina un secondo dopo è praticamente impossibile. Se si limitasse ad osservare l’acqua che scorre non sarebbe un problema, ma il suo gioco prevede il prendere a zampatine il getto d’acqua, schizzando un pò dappertutto, bagnandosi le zampette per poi “zampettare” ovunque. E non c’è modo alcuno di aggirare la sua attenta sorveglianza, non basta aspettare che si sia acciambellata nell’altra stanza per mettersi a cucinare, perchè il solo rumore dell’acqua che scorre anche per pochi secondi la fa accorrere in un lampo.
La cosa in se non è una tragedia, per carità, peccato però che cucinando capiti spesso di lavarsi le mani… e allora cominciano i problemi. I gatti sono animali estremamente puliti, ma se sto cucinando e mi capita di doverla prendere per farla scendere dal piano di lavoro, poi mi lavo le mani e lei, ovviamente, sentendo l’acqua risale! E’ una specie di circolo vizioso. L’altra sera, mentre preparavo questo cake, sembrava avessimo raggiunto un tacito accordo (sembrava… ma anche no!), lei se ne stava tranquilla accoccolata in un angolo del piano di lavoro e io cucinavo senza perderla di vista, tenendola a bada quando aprivo l’acqua del rubinetto e stando attenta a non farla avvicinare alle varie ciotoline di ingredienti che nel frattempo stavo preparando.
L’esperimento non è stato propriamente un successo… Palla di Pelo mi ha schizzato l’acqua in faccia due volte ( non che lo abbia fatto apposta, faceva tutto parte della sua sfida personale al rubinetto), è riuscita ad infilare il musetto nella ciotola (per fortuna ormai quasi completamente vuota) del formaggio e mi ha fatto perdere ogni volta il filo di quello che stavo facendo. Il risultato è stato che alla fine ho dimenticato di mettere la giusta dose di olio nella ricetta…
Il cake è venuto ugualmente saporito, ma  ovviamente un pochino meno soffice e alto rispetto al solito.
Eccolo qui
 

Questi gli ingredienti:

– 200 g di Mix per impasti lievitati di Felix e Cappera (ma ho provato anche ad usare la Mix it Ds e viene benissimo lo stesso
– 3 uova
– 100 ml di latte
– 100 ml di olio di semi di girasole (io ne ho messi solo 2 cucchiai per errore)
– 1 bustina di lievito per torte salate.
– 50 g di parmigiano
– 50 g di pecorino
– prezzemolo e basilico tritati (la quantità è a vostra discrezione)
– prosciutto cotto a cubetti (sempre quanto ne volete, io ne ho messa una scatolina)
– pomodori secchi sott’olio (idem)
– sale e pepe q.b.

Prima di passare al procedimento, vi ricordo di stare sempre molto attente ad usare prodotti sicuri e non contaminati. Per questo cake ho usato farine e lievito a marchio Simply (ne ho ancora una piccola scorta in casa), ma ho recentemente scoperto che tutti i prodotti a marchio Simply di questo settore (quindi lieviti, zucchero a velo, fecola di patate, amido di mais ecc…) sono stati eliminati dal prontuario Aic per scelta aziendale. Se si tratti solo di costi o se effettivamente non siano più in grado di garantire la non contaminazione non so dirlo, ma mi raccomando, fate attenzione e controllate periodicamente il prontuario per evitare brutte sosprese.
 
Passiamo al cake…. Fate rosolare i cubetti di prosciutto in una padella e tagliate a pezzetti i pomodori secchi. Poi sbattete le uova e unite il latte, le erbette tritate,  l’olio (non dimenticatelo come ho fatto io), un pizzico di sale e pepe. Mescolate bene tutto. Unite il lievito alla farina ed incorporatela al composto di uova mescolando con una forchetta. Quando sarà ben amalgamato, unite il prosciutto cotto ed i pomodori secchi, mescolando per bene. Foderate uno stampo da plumcake con la carta da forno, versate l’impasto e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti. 
Facile facile….. se non avete una palla di pelo che imperversa!!!

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Carciofi al gratin… cominciamo a rallentare :)

….dicevamo…di nuovo…..

 
Oltre ad essere un impareggiabile carnivoro, il Presidente adora i carciofi. Durante l’inverno arrivo a cucinarne anche 20 a settimana (benedetti i mercati rionali). Posso cucinarli in mille modi diversi, il Presidente li divora a prescindere. Se poi e li preparo panati e fritti, devo stare attenta che non divori anche me tanto gli piacciono 🙂
Dunque quale contorno migliore per la sua cenetta compleannosa, polpettinosa e mini-paninosa?
 
Questa volta ho provato a farli a gratin. Niente male per variare. Anche questa ricetta l’ho presa dal sito di Giallozafferano, la trovate qui
 
Questo il risultato…

 

e questi gli ingredienti, leggermente aggiustati nelle quantità e a gusto personale

– 4 carciofi
– 60 g di pecorino
– 50 g pangrattato (sempre Nutrisì)
– 5 cucchiai di olio evo
– un bel ciuffone di prezzemolo tritato
– sale e pepe

Anche questa ricetta è molto semplice. Per la gratinatura basta mescolare in una ciotola pecorino, pan grattato, prezzemolo tritato, sale, pepe e olio. I carciofi fanno invece puliti e lessati in acqua salata finchè non saranno diventati morbidi e sarà possibile tagliarli a fette senza che si sfaldino. Una volta affettati, disponete i carciofi in una pirofila oliata e poi spalmate sopra la gratinatura, facendo attenzione a metterla bene ovunque.
La ricetta originale dice di tenerli in forno a 180° per 20 minuti, ma io li ho fatti andare qualche minuto in più e ho alzato un pò la temperatura perchè la gratinatura non era ancora abbastanza dorata.
 
Molto buoni e sfiziosi ed il pecorino ci sta benissimo!  Dopo panini e polpette (per i quali non ha fatto prigionieri!!), arrivato ai carciofi il Presidente ha cominciato a dare segni di cedimento 🙂 Ha molto apprezzato la sua normale e umana porzioncina e si è preso un’attimo di pausa….in attesa del dolce, che ovviamente aveva chiesto lui insieme alle polpette (!!!!). Il dolce in questione era un mini tiramisù in variante biscottosa, servito in un bicchiere da cocktail (mi piace mettere le mini porzioni di dolci in bicchieri particolari), ma….non sono riuscita a fotografarlo perchè è sparito prima che ci riuscissi….
Ho detto che il Presidente si era preso un attimo di pausa, non che avesse perso il suo tocco 😉
Però la variante biscottosa mi è piaciuta molto, quindi la riproporrò in futuro.
 
Detto questo, pieni come balenotteri e pure un pò alticci (a tavola c’erano sia vino che prosecco, ma questa è un’altra storia…), ci siamo concessi il meritato relax. Missione cena presidenziale compiuta!